La prima volta ho sette anni e mio zio mi ha regalato un albo della saga dei paperi di Carl Barks i cui protagonisti sono zio Paperone e Paperino che con i tre nipoti Qui Quo & Qua un’estate partono in macchina per le vacanze litigando sulla meta da raggiungere (Mare o Montagna) e alla fine lo zio milionario e taccagno decide di fare marcia indietro e tornare a Paperopoli per passare le vacanze in città ma in realtà si tratta di un piano finemente architettato per aprire un nuovo ipermercato a Ferragosto sfruttando l’assenza di concorrenza però zio Paperone non ha considerato che il suo acerrimo rivale (un altro milionario di nome Rockerduck che quando si arrabbia si mangia il cappello) ha in mente di aprire anche lui un altro ipermercato lo stesso giorno per non farsi cogliere impreparato proprio di fronte a quello di zio Paperone che già si immaginava di fare il bagno nelle monete d’oro e in tutto questo Qui Quo & Qua si ritrovano a svolgere il ruolo di manodopera sfruttata cedendo al ricatto della parentela
La seconda volta ho dodici anni e mio zio si è fatto male cadendo dalla moto quindi ha il ginocchio ingessato e passa l’estate sotto l’ombrellone a lamentarsi e a fare le parole incrociate quando invece si potrebbe godere il sole in santa pace e questo lo rende irritabile ma non quanto il giorno che è uscito di casa sbattendo la porta e gridando che sarebbe andato via senza tornare più e mia zia era disperata mio cugino era ancora piccolo e papà è andato a parlargli e lo ha trovato che zoppicava davanti a una panchina e quando si è calmato è tornato a casa
La terza volta ho quattordici anni e gli ho regalato una pallina da baseball dal viaggio che ho fatto con i miei negli Stati Uniti allora mio zio è molto cordiale con me e mi accompagna a prendere un drink al bar più vicino ma dato che a quattordici anni nessuno ti dà ancora da bere davvero io prendo un Bacardi Breezer e lui una bionda media poi andiamo a casa assieme e devo dire che quella sera mi sento grande e preso in considerazione come se fossi quasi un adulto infatti poi mi ha lasciato guardare Rocky alla TV
La quarta volta ho ventitré anni e sono tutto ideologico ma mio zio è venuto a prendermi con la macchina alla stazione che era ancora in giacca e cravatta appena uscito dall’ufficio perché lui lavora per una grande compagnia di assicurazioni invece io ho una laurea in lettere e sono disoccupato e lui mi ha fatto caricare anche la bicicletta perché se l’avessi lasciata di notte alla stazione poi avrei trovato solo le ruote e quando siamo arrivati sotto casa di mamma nello stesso quartiere dov’è cresciuta in periferia mi ha chiesto cosa ci facessero secondo me tutti quei ragazzi neri sui marciapiede ad aspettare chissà chi con il freddo che fa e io gli ho detto che non lo sapevo
La quinta volta siamo a casa dei miei zii e mio zio mi tira il pizzetto commentando la mia barbetta extraparlamentare e io mi dirigo verso la sua collezione di vinili e gli chiedo se posso curiosare lui mi dice fa’ pure e io prendo un disco dei Van Halen e lo metto sul piatto lui mi dice che ho scelto bene poi noto che tra i dischi c’è una compilation che ha sulla copertina una croce celtica e alla televisione danno un discorso di Silvio Berlusconi e mio zio racconta che grazie a lui suo padre che era poliziotto ed è morto ammazzato durante una rapina gli ha permesso di prendere la pensione di reversibilità perché ha equiparato le vittime in servizio a quelle di terrorismo poi a tavola abbiamo parlato di diverse cose tra cui la TAV e lui ha detto rivolgendosi a me che non si può fermare il progresso e presto la discussione si è accesa e mia nonna mi ha chiesto cosa intendessi con questa storia che tutti i fascisti andrebbero appesi per i piedi mentre mio zio mi ha detto che un giorno mi spiegherà due o tre cose sul comunismo
La sesta volta ho venticinque anni e stiamo festeggiando il compleanno di mia zia al ristorante e alla televisione Matteo Salvini che è appena diventato Ministro dell’Interno vuole fare un censimento di tutte le famiglie Rom in Italia e mio zio dice che è giusto controllare io gli dico che non si può fare perché è illegale fare un censimento delle comunità sul territorio su base razziale e che se vuole sapere quante famiglie Rom ci sono basta guardare quante di loro hanno la cittadinanza italiana e controllare la provenienza a fini statistici per avere la risposta
La settima volta ho ventisette anni e mia zia mi sta dando un passaggio in macchina per tornare a casa e lei mi confida che mio cugino sta avendo problemi a scuola e da quando è adolescente lui con loro non si apre molto e poi mi dice che mio zio una volta lo ha pure picchiato perché gli aveva risposto male a tavola e io le dico che appena potrò cercherò di parlare con lui anche se spesso non si apre nemmeno con me e allora al suo compleanno mio cugino mi siede di fronte siamo in cucina e gli ho regalato una copia illustrata della Fattoria degli animali che come tutti sanno è un libro di destra ma stavo cercando un contatto quindi non volevo andare troppo per il sottile così dopo saliamo in camera sua e facciamo una partita a un videogame di guerra e lui mi dice che anche se faccio schifo a giocare ha apprezzato lo sforzo poi mi dice che Orwell lo ha già letto e io lo so ma anche se è un libro di destra gli dico che un maiale non è un buon motivo per non credere al fatto che gli animali possano essere considerati uguali
L’ottava volta ho trent’anni e ho aperto un centro culturale in un quartiere periferico a nord e mio zio dice che è un posto di spaccio e quando mia zia mi porta delle piante per l’inaugurazione ci sono due persone ubriache che litigano agitando delle bottiglie rotte e mio zio mi domanda se voglio che si informi per una polizza assicurativa per il locale perché non si sa mai e allora io gli dico che non deve preoccuparsi ma se mai avrò bisogno gli farò sapere
La nona volta è appena uscito il mio primo libro di poesie e mio zio è venuto con zia e mamma poi ha chiesto una birra al bar e si è seduto ad ascoltare le cose che ho scritto e ho recitato al microfono davanti a un pubblico composto per lo più da miei amici la mia ragazza e mia sorella alla fine ha preso il libro anche se non credo di averlo mai visto leggere qualcosa in vita sua che non fosse Paperino e quando ho finito esco nel cortile a fumare e mi dice che è inutile provare a cambiare il sistema perché il sistema non cambierà mai e mi fa l’esempio del suo capufficio che è da tanti anni che lui prova a fargli notare che ci sono un sacco di scansafatiche mentre con una diversa spartizione del lavoro probabilmente si potrebbe aumentare la produttività ma quello non vuole ascoltare
La decima volta siamo a casa dei miei zii e stiamo festeggiando il compleanno di mamma mio cugino è di sopra a giocare ai videogame e mia zia sta affettando il prosciutto mentre alla televisione Giorgia Meloni dice che è una Donna Madre & Cristiana io e mio zio ci salutiamo a stento poi lui attacca un sermone sulla necessità di intervenire in Ucraina addentando una mozzarella di Battipaglia io gli dico che se vuole può andarci lui a fare la guerra e lui mi dice che sono sempre stato un senza dio e che sono venuto su storto come mio padre io mi alzo e gli rispondo che non si deve permettere e gli do uno spintone e allora lui cerca di acciuffarmi di nuovo il pizzetto e mi dice che ormai sono grande per questa barbetta extraparlamentare allora io gli tiro un pugno dritto sul naso lui si accascia sulla sedia c’è sangue dappertutto sul pavimento mia zia urla e prende dello scottex per asciugare mia madre piange e mi dice di andarmene e di non tornare mai più o almeno questo è quello che avrei voluto fare per diventare l’assoluto vincitore di questo conflitto che si protraeva da anni ma poi ho pensato a mio cugino e al fatto che magari anche lui avrebbe voluto mettergli le mani addosso o quantomeno fare casino tante di quelle volte ma non ha potuto farlo perché poi avrebbe dovuto conviverci e allora sono rimasto zitto e l’ho guardato fisso negli occhi e lui ha distolto lo sguardo poi ho guardato mio cugino che mi ha sorriso e mi sa che anche se alla violenza fascista e borghese andrebbe contrapposta la violenza rivoluzionaria quella volta è stato meglio così
In alto: elaborazione da foto di Rochelle Lee / Unsplash e Annie Spratt / Unsplash.
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